Coscienza Paleolitica - Poliamorismo

Ciò che Darwin non sapeva.., ..se lo immaginò..

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Skamall
view post Posted on 10/2/2012, 14:35




"Una foglia di fico può nascondere molte cose, ma un'erezione non è una di esse" Ryan-Jethà.

ci è stato insegnato che "la famiglia è sempre stata il nucleo fondamentale della nostra società" mentre Chiesa e Feudalesimo farcivano ogni fonte di letteratura e arte con il mito del "monoamore".

nonostante il genio di Darwin abbia dato sacrosanti contributi alla nostra cultura attuando il primo vero taglio fra la Conoscenza Scientifica e la Dottrina della Fede, oggi abbiamo strumenti e fonti che ci permettono di dichiarare che ciò che Darwin "non sapeva" (e, in alcuni casi, non poteva sapere), venne anche filtrato dalla morale Vittoriana in cui egli stesso era stato cresciuto (eccezion fatta per il nonno, Erasmus). non solo, quand'anche l'immaginazione e l'intuito avessero suggerito al Maestro alcune verità che noi oggi riteniamo tali, egli non poté, letteralmente, affermare oltre quanto fatto per non mettersi totalmente in dissidio non solo con la Chiesa, ma anche con la morale comune, dei laici del mondo scientifico (tranne che in un solo documento "minore") e famigliare.

considerando, quindi, il contesto sociale sessualmente "frustrante e frustrato " che caratterizzava (e tuttora similmente caratterizza) l'Europa e alcune zone delle Americhe dell'Ottocento, non è difficile credere, così come si trova scritto, che la moglie stessa di Darwin cancellava dalla stesura de "L'Origine della Specie" alcune parti da lei ritenute "offensive" (""quote).
la donna, sul piedistallo che la erigeva come un essere "angelicato e angelicante" era ritenuta distante dal desiderio erotico per via del suo caratteristico "onore". la donna, si diceva, non è naturalmente in grado di vivere un orgasmo.
l'uomo, invece, era visto "naturalmente" propenso a spargere il seme pur mantenendo un atteggiamento "devozionale" nei confronti delle donne della propria famiglia -madre, moglie e figlie; di fatto, quando egli non si fosse sentito dell'umore adatto per tale devozione, ci si aspettava che egli purgasse le proprie voglie con le prostitute -a cui, si diceva, veniva insegnato a fingere l'orgasmo.


oggi, gli esponenti principali della EP (psicologia evolutiva) affermano teorie contrastanti quelle più datate -perciò superate, che fanno però tuttora parte dei programmi didattici della scuola dell'obbligo italiana e estera.
tratto da Sex at Dawn, excerpts
http://sexatdawn.com/page11/page6/page6.html
la biologa Joan Roughgarden dice che, riformulata nel gergo biologico odierno, la narrativa è presa come la prova di un fatto scientifico...dove la selezione sessuale in natura enfatizza falsità, conflitto e uno sporco pool genico.

Edited by Skamall - 12/2/2012, 22:40
 
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Skamall
view post Posted on 10/2/2012, 17:48




Darwin e la Flinstonizzazione.

Darwin, in un periodo in cui quasi nulla si sapeva della nostra pre-istoria, considerati gli ultimi 200.000 anni di Paleolitico una tabula rasa, ivi stendeva -insieme a personaggi quali Hobbes, Malthus e Rousseau che sovrastimavano lo stato di povertà, solitudine e brutalità dell'era antica- una patina scientifica con pregiudizio anti-erotico. nonostante il suo genio, ciò che Darwin non sapeva del sesso potrebbe riempire volumi.
anche se Darwin non originò egli stesso questa narrativa, dandole toni di "naturalezza", scrisse:
CITAZIONE
“The female…with the rarest exception, is less eager than the male… [She] requires to be courted; she is coy, and may often be seen endeavoring for a long time to escape the male.”

"la femmina..con rarissime eccezioni, è meno ardente del maschio.. ella necessita di venire corteggiata; è riservata (coy), e potrebbe essere spesso vista nell'atto di SFORZARSI, per tempo protratto, di sfuggire al maschio"

clava e capelli lunghi?!



questa reticenza femminile è caratteristica di alcune specie di mammiferi, non è particolarmente applicabile agli esseri umani o ai primati più affini a noi.

Darwin era certamente affetto di erotofobia della sua epoca; immaginiamoci l'imbarazzo dei suoi genitori nel crescere i propri figli all'ombra del noto e sfacciato nonno Erasmus -che ebbe numerosi figli da diverse donne e onorava il sesso di gruppo in poesia.
la morte precoce della mamma del bambino Charles potrebbe aver enfatizzato il suo senso della donna vista fluttuare, come una creatura angelica, sopra i mondani impulsi e appetiti.

aneddoto: durante una partita a Scarabeo, qualcuno aggiunse la lettera M davanti alla preesistente OTHER; Darwin, evidentemente confuso dice il suo miglior biografo, fissò la scacchiera e dichiarò che quel termine non esisteva.

da adulto, prima ancora di fidanzarsi, annotò nel suo diario, i pro e i contro del matrimonio;
da un lato scrisse:
figli,
costante compagnia (e amici in vecchiaia),
sempre meglio di un cane,
chiacchere di femmine,
terribile perdita di tempo

e a fronte scrisse:
libertà di andare dove vuoi,
non obbligato a visitare i parenti,
sovrappeso e pigrizia,
ansia e responsabilità,
degradazione nell'indolenza,
potrebbe non piacerle Londra.

Darwin diede prova di essere un padre e marito amorevole, questi pro e contro suggeriscono che egli abbia seriamente considerato di optare per la compagnia di un cane piuttosto.

la sessuofobia di Etty, la figlia di Charles:
CITAZIONE
A hyper-Victorian aversion to (and obsession with) the erotic seems to have continued in Charles’s eldest surviving daughter, Henrietta. “Etty,” as she was known, edited her father’s books, taking her blue crayon to passages she considered inappropriate. In Charles’s biography of his free-thinking grandfather, for example, she deleted a reference to Erasmus’s “ardent love of women.” She also removed “offensive” passages from The Descent of Man and Darwin’s autobiography.

Etty’s prim enthusiasm for stamping out anything sexual wasn’t limited to the written word. She waged a bizarre little war against the so-called stinkhorn mushroom (Phallus ravenelii) that still pops up in the woods around the Darwin estate. Apparently, the similarity of the mushroom to the human penis was a bit much for her. As Etty’s niece (Charles’s granddaughter) recalled years later, “Aunt Etty … armed with a basket and a pointed stick, and wearing a special hunting cloak and gloves,” would set out in search of the mushrooms. At the end of the day, Aunt Etty “burn[ed them] in the deepest secrecy on the drawing room fire with the door locked—because of the morals of the maids.”



Edited by Skamall - 22/4/2012, 08:46
 
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Skamall
view post Posted on 11/2/2012, 16:42




l'ultima parte collegata al capitolo di Sex at Dawn "What Darwin didn't know" sopra quotato e linkato, si trova in questo thread:
https://paleoamorismo.blogfree.net/?t=3913662
origini e storia della prostituzione -che include l'excursus a ritroso alla Prostituzione Sacra attraverso la tappa culturale dei Veda.

 
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Skamall
view post Posted on 29/3/2012, 17:14




Piattelli Palmarini e Fodor, autori di "gli errori di Darwin" spiegano quali parti del pensiero di Darwin hanno messo le basi della parte bacata della Scienza moderna.

ripeto anche qui: Darwin ha avuto un ruolo fondamentale per compiere il primo vero passo di allontanamento dal monopolio ecclesiale sulla Conoscenza, ma ugualmente è rimasto imbrigliato, per ignoranza a volte nel senso di una cultura davvero mal-canalizzata, ma anche per ipocrisia, nella vena Vittoriana in cui era stato cresciuto.

Poor Darwin sostenne, e la maggior parte degli scienziati che gli sono succeduti hanno preso questo imput per oro colato, che gli individui di una specie abbiano estroflesso casualmente diversi fenotipi, comportamenti verso l'esterno; fra i diversi fenotipi proposti, non è stato eliminato quello che madre Natura (che secondo questa teoria era l'unica responsabile nei processi di sviluppo) vagliava come adatto, mentre gli altri sono scomparsi. da qui è derivata la credenza (in chi aveva fede in Darwin) che il genoma dei viventi fosse un'accozzaglia di robaccia imperfetta e non funzionale; leggi: la maggioranza degli RNA -messaggero e non- "trascritti nelle cellule non ha significato".

"Al contrario noi pensiamo che il genoma dei mammiferi anziché essere visto come una serie di isole di sequenze che codificano proteine in un mare di spazzatura evolutiva, possa essere pensato più correttamente come una macchina a RNA in cui la maggior parte dell'informazione sia espressa sotto forma di RNA non codificante(nc)RNA, in modo regolato dal punto di vista dello sviluppo per orchestrare con precisione gli schemi di espressione dei geni nel corso dell'ontogenesi dei mammiferi." P.P.Amaral e J.S.Mattick 2008

a quanto pare, ciò in cui Charles si sbagliava consisteva in una (bassa opinione del Creato, fede nello stato di peccatore dell'umano unito a sensi di inferiorità e di "sporco") mal comprensione del meccanismo di base: oggi sappiamo (e chi lo ha dimostrato ha dovuto combattere contro i settari darwiniani) che gli animali che darwin ha osservato per trarre queste conclusioni sono state per la grandissima parte, animali allevati, non selvatici, in cui la selezione per la riproduzione è studiata dagli allevatori. i processi di selezione artificiale non sono affidabili per quelli della selezione naturale.

oggi possiamo mettere per iscritto (senza rischiare la pelle come 30 anni fa) che non esiste organismo vivente separato dagli altri. non esiste un gene separato dal tutto. ogni interdipendenza locale rappresenta un vincolo evolutivo.

il modello classico del neo-darwinismo sosteneva che alcune varianti genotipiche avvenissero a caso, negando pure la probabilità che esistessero filtri interni di sviluppo.
la rivoluzione evo-devo (evolution and development)sostiene che l'intero processo di sviluppo (per es. da una cellula uovo fecondata all'adulto) filtra le opzioni fenotipiche fra le quali "le variabili ecologiche hanno una qualche possibilità di operare una selezione" e che sono numerosissime le variabili endogene (modelli di regolazione) che danno vita a un cambiamento del genotipo.

insomma, per i darwinisti e i darwiniani, l'immenso Progetto del Creatore era spazzatura buttata lì a casaccio, niente di nobile né fatto a divina simiglianza.


 
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Skamall
view post Posted on 7/4/2012, 17:22




si, certo che il Darwinismo è antitetico al Creazionismo. il mio ultimo commento è fuori fuoco, aggiusto:

teologia e filosofia si sono fuse e insieme hanno dato le basi alle scienze sociali.
il concetto dell'umano "poverello", separato dagli Altri, che vive in una dimensione disdicevole poichè finita e materiale/fisica, deriva dalla stessa, solita incoerenza dei Monoteismi e ha messo le basi dell'età Vittoriana.

il continuum esistente fra tutte le forme di vita ancora oggi non è accettato da alcuni Studiosi che prediligono l'antica idea di una superiorità umana su tutte le altre specie; l'impostazione resta:"andate e dominate la Terra, ma tanto non ne sarete mai degni", è innegabile.

"persino coloro che riconoscono l'Uomo come un prodotto dell'evoluzione continuano a cercare quella scintilla divina, quella "gigantesca anomalia" che ci contraddistinguerebbe. questa connessione con la religione è stata a lungo relegata nell'inconscio, ma la scienza continua ancora a cercare qualcosa di speciale di cui noi, come specie, si possa andare fieri" F. de Waal
 
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Skamall
view post Posted on 15/4/2012, 18:36




CITAZIONE
l'impresa delle spiegazioni neo-darwiniste si suppone consista precisamente nel cominciare con una storia di tentativi ed errori alla cieca, per derivarne alla fine una corrispondenza "brillante" e "raffinata" fra il fenotipo evoluto e ciò che richiede l'ambiente esterno.

i neo-darwinisti hanno una brutta tendenza a considerare i "vincoli interni" come "idealistici" -Ron Amundson 2006.

i vincoli interni, o filtri o reti di regolazione dei geni, sono moltissimi:
microRNA (miRNA), RNA non codificante (ncRNA), intensificatore genetico HACNS1 (che spiega la peculiare formazione degli arti negli umani), RNAi (dove i sta per interferenza), processi di silencing, proteine Chaperone, interazione molecolare fra proteine, splicing, spinta molecolare, conversione genetica. poi: moduli nello sviluppo che (vedi passaggi vita fetale. Gould e Goodwin) determinano su cosa può agire l'evoluzione, radicamento generativo (motore dello sviluppo e fasi evolutive di una singola vita), robustezza (persistenza di un tratto a fronte di perturbazioni che permette di accumulare variazioni genetiche nascoste).
tutti questi "separano ulteriormente le mutazioni casuali al livello del DNA dai fenotipi espressi al livello degli organismi".

prima che qualsiasi fenotipo sia "offerto" alla selezione ambientale, esso deve soddisfare una schiera di vincoli interni e debbono essere stabilizzate le interazioni a molti livelli espressi al livello degli organismi.
la selezione naturale non può selezionare tratti isolati, bensì complessi coordinati di tratti.

CITAZIONE
i processi che pilotano i piccoli cambiamenti osservati quando le specie divergono non possono essere assunti come modelli per l'evoluzione dei piani corporei degli animali. Davidson 2006.

CITAZIONE
esplosioni morfogenetiche:
la prima che riconosciamo è stata l'esplosione cambriana - douglas erwin 2008: le forme ancestrali di vita contenevano già (545Maf) una serie completa di strumenti di sviluppo sofisticati che permettono la costruzione degli schemi corporei regionali degli animali superiori" (serie confinata in un morfospazio -gamma delle forme "disponibile"). da qui, sembra, si siano formate nel giro di 5-10Ma, la maggior parte delle forme di vita complesse che vediamo oggi.
poi c'è stata l'espansione emisferica nel Pleistocene - (2Maf circa) Moyle 2008: iperdiversificazione esplosiva comune a Asia temprata, arcipelaghi Atlantico, Pacifico e Indiano. in quest'ultima sembra che i [i]driver[/i] (tutti i fattori intrinseci e d estrinseci che portano alla speciazione rapida) combinati alle migrazioni e a fattori che hanno determinato l'isolamento, siano i responsabili della diversificazione.

CITAZIONE
piccole variazioni interne e piccole variazioni in un ambiente ordinario non hanno alcun effetto a valle nello sviluppo. Lo shock (per es. induzione di fumo di etere ai moscerini della frutta), in quanto variazione importante nell'ambiente, svela gli effetti di una variazione altrimenti nascosta (per es. nascita di prole con doppio paio di ali). con l'incrocio selettivo, la frequenza di geni varianti aumenta; gli individui che ne derivano possono generare prole anormale senza bisogno di shock.

queste variazioni non avvengono senza infusione di shock, ma esistono: si dicono mutazioni "mute" che si accumulano nei "condensatori evolutivi".

le modificazioni "sfavorite" -che non sono quelle mute, ma quelle con una fitness inferiore ad altre, sono indispensabili per ottenere dei "picchi" che comportino la mutazione del terzo sito -oltre alla mutazione dello sfondo genetico su cui la mutazione si verifica- dando luogo a una conseguenza fenotipica.

cerca: Lewontin et al. 2001 modificazioni adattive transitive, variazione fenotipica e plasticità fenotipica.

 
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Skamall
view post Posted on 16/4/2012, 11:41




evolution april 2012:
http://www.nature.com/nature/archive/subje..._s22%2Cnews_s27


CITAZIONE
The study also shows that stickleback evolution is accelerated by the use of pre-existing genetic variation, instead of waiting for new, random mutations to arise, Wray explains.

http://www.nature.com/news/stickleback-gen...olution-1.10392


questo non l'ho capito, ma adesso sono di fretta e lo salvo qua.
CITAZIONE
This theoretical study demonstrates that sexual selection alone can promote the long-term coexistence of ecologically equivalent species with overlapping ranges, and it thus provides a novel explanation for the maintenance of species diversity

http://www.nature.com/nature/journal/vaop/...ature10971.html
 
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7 replies since 10/2/2012, 14:35   181 views
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