Monoamore equilibrato, dopo la separazione

Uhm... e` una questione interessante (se ho capito, che non sono particolarmente ferrata in inglese, purtroppo, mea culpa)
Io credo che effettivamente non sia facile condividere il quotidiano, ma che sia una sfida che puo` anche essere molto bella, molto interessante.
Penso che avere accanto nella vita persone che si amano dia piu` forza. Anche se ci vuole forza per farlo, poi questa forza investita viene moltiplicata con quella dell'altro.
Non credo che, per me almeno, rinunciare alla quotidianita` sia un buon compromesso, credo nel cercare di reinventare la quotidianita`, non rinunciarvi. Per quanto difficile possa essere.
Infondo i piatti vanno lavati comunque, almeno non lo fai da sola, no?

...ma non lo so sai..
cioè, fino a un anno fa mi sarei trovata d'accordo con te, adesso..mmmm...

adesso sono molto determinata ad abbracciare, se la Vita la porta, un'unione multipla, faccio fatica a ragionare in termini monoamorosi, ma ugualmente ho postato questo articolo perché penso che per una coppia di individui che personalmente abbiano già vissuto un divorzio, vedersi una volta circa in settimana e poi fra il venerdì e il sabato -soprattutto se si hanno figli grandicelli, sopra i 3-6 anni- comporti più lati positivi di quanto si pensi.

c'è un fattore pratico, invece, per i single: se sei da sola forse non hai "i piatti" da lavare...

ritengo che in molte coppie il vedersi tutti i giorni sia frutto dell'attaccamento, dell'insicurezza, non della gioia di stare insieme.

cmq:
non è immediato immaginare che spesso i figli hanno gravi problemi nel tentare di includere davvero il "genitore aggiunto" come umano convivente.
ovviamente tutte le storie personali sono diverse perchè ci sono tanti fattori in ballo...

Ma certo, poi ognuno trova i propri equilibri.
Io sono figlia di genitori separati
e ne ho avuti di aggiunti, un paio di "matrigne" e cinque "patrigni" (in avvicendamento pero` non insieme)
Non ho mai avuto problemi ad accettarli (a parte uno che obbiettivamente era antipatico).
Anzi, quando non c'erano, quando i miei genitori erano soli, era molto peggio.
E' difficile stare sola con loro a cena la sera
ed e` triste pensare che non abbiano nessuno.
Non so, sara` proprio per questo vissuto che deisdero non solo qualcuno con cui condividere la vita, ma piu` di uno.
Non credo si tratti di insicurezza, non ho davvero problemi nella solitudine
ma penso che sia naturale condividere.
Che l'eros e il sentimento non siano tutto
ma che avere la spalla dell'altro, e dare la propria, sia fondamentale
infondo siamo animali da branco, non siamo fatti per la solitudine.
Ovvio, sempre che siano persone con cui la gioia di stare insieme sia
non starci solo per non stare soli
non dico questo, ma... Bho
Io sto molto bene da sola, ci sono sempre stata e mi sono anche impegnata attivamente per starci molto, molto tempo, si imparano tante cose a stare da soli.
Ma se sono parentesi da una vita condivisa.
Non riuscirei a vedere la condivisione come una parentesi in una vita sola.
O meglio non vorrei.