Coscienza Paleolitica - Poliamorismo

Linguistica, semantica, M.Alinei

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Skamall
view post Posted on 15/3/2012, 13:23




Incontri d'amore notturni, ma non fugaci. Rientri mattutini, ma non trasgressivi.
Si incontrano liberamente gli amanti, non senza un Impegno nel Cuore.


Nelle società matrilineari e matrifocali la giovane donna incontra il/i propri partners come da "fidanzati", ovvero senza vivere sotto lo stesso tetto: infatti si usa che la giovane donna resti a vivere con la famiglia della propria madre. il bambino o la bambina che nascono dall'unione della ragazza con il partner, hanno, come figura maschile di riferimento, il proprio zio, cioè il fratello della mamma. spesso i bimbi non conoscono il padre naturale -per i Moso, per es., "non è importante" che lo si sappia.

"avus", "avunculus" e "pater" sono termini che sorgono da due epoche differenti e riflettono la circostanza in cui sono stati impiegati.
sembra che nel linguaggio Proto-Indo-Europeo avunculus indicasse "il piccolo avo", lo zio, cioè il fratello della mamma, che si prendeva cura dei nipotini, mentre avuu indicava lo zio della nonna.

il termine pater, dice M.Alinei, è sorto nel tardissimo Paleolitico, in alcune zone nel Neolitico o forse nel tardo Mesolitico (periodo, quest'ultimo, secondo me ricchissimo di risorse e di spunti a cui ispirarsi per una società egualitaria anche fra i sessi) quando cioè gli umani hanno scoperto e quindi rielaborato la questione della paternità naturale osservando gli animali selvatici tenuti con il Clan a scopo rituale (o per cacciare? vedi Cani): solo allora scoprimmo che anche gli uomini erano responsabili della procreazione.

da molti termini (studiati da Alinei) nati circa 1 milione di anni fa nei gruppi di Homo Habilis in Africa e poi "esportati" in Asia con la prima diaspòra, derivano tantissimi nostri attuali termini europei:
(m)amma= mamma
kol= collo
leubh= amare
wer= vero
pes= pene
gene= generare
ghosti=straniero, ospite

e, ohibò..nel Neolitico ne sorgono altri, tipo:
gelous= sorella del marito
gene= generare; accorgersi (!)

Edited by Skamall - 7/6/2012, 14:51
 
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Fausto Levantesi
view post Posted on 15/3/2012, 18:43




Interessante.
Tra "avuncolo"(fratello della madre), "avo" (fratello della nonna) e "atavo" (fratello della bisnonna) non c'è tanta differenza poiché nella casata matriarcale le generazioni vivevano tutte assieme, e il comando della casata apparteneva al maschio più vecchio, che logicamente era il fratello della matriarca, che poteva essere la madre, la nonna o la bisnonna.
Non sono molto a conoscenza degli studi di Alinei, ma mi sembra un po' strano quello che riferisci, perché non c'è alcuna prova paleoantropologica che gli ominidi parlassero una vera e propria lingua 1 milione di anni fa.

Comunque in generale nelle etnie matrilineari il padre era quasi sempre conosciuto, anzi era proprio un disonorevole per una donna non essere in grado di dire chi era il padre del bambino.

I Mosuo sono interessanti, ma ti consiglio di interessarti anche ai Nayar del Kerala indiano, che furono matrilineari fino ai primi decenni del secolo scorso, ma ci restano ancora molte attestazioni interessantissime sul loro modo di vivere.
 
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Skamall
view post Posted on 15/3/2012, 21:33




grazie, Fausto, i tuoi interventi sono preziosi.
mi consigli un link su cui studiare questa popolazione di cui parli, please? per i Moso, per es. ho fatto un po' fatica ad arrivare ad una fonte attendibile, cioé Francesca Rosati, dato che i Governi, qua e là, filtrano le notizie..

bella 'sta cosa dell'atavo, non la sapevo :)

si, la teoria di Alinei è un po' strana, ma io gli credo, nel suo testo la spiegazione è assolutamente logica.
sostiene che il linguaggio sia nato con la "mano d'opera" che intervenisse a plasmare i ciottoli e la pietra per i choppers, schegge, lamine.
brevemente: l'H.abilis ha una determinata forma mentale; scheggia il ciotolo e ottiene uno strumento. maneggiando utensili l'Abilis dovrebbe aver avuto termini per indicare oggetti e azioni (fra i 1000 e i 2000 termini).
l'H.Sapiens arcaico impara a scheggiare più volte lo stesso ciotolo: ottiene l'amigdala. è un'altra forma mentale, è un'altra era, nascono le particelle come le preposizioni. (vado a memoria eh, ma il concetto è questo).
l'H.Sapiens sapiens ottiene e usa sia la lamina che le numerose schegge scalpellate su misura: altra foma mentis, altra articolazione del linguaggio.

cmq:
http://www.mulino.it/edizioni/volumi/sched...ISBNART=07715-4
Alinei è un gigante della linguistica e anche dell'antropologia, bisognerebbe prendersi l'"incarico" di leggersi almeno due o tre libri per intero per comprenderlo appieno...io ho letto 3 capitoli, ma ce lo ho nel cuore, mi sembra un umano davvero molto ragionevole -e quando scredita la Gimbutas o Lévi-Strauss lo fa con grande cognizione di causa :wub: è uno di quei casi in cui ci si "innamora" per sapiosexuality... :lol:

 
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Fausto Levantesi
view post Posted on 16/3/2012, 00:22




Sui Nayar c'è scritto molto in Wikipedia, almeno la versione inglese che ho letto io.
http://en.wikipedia.org/wiki/Nair
http://en.wikipedia.org/wiki/Tharavadu
http://en.wikipedia.org/wiki/Karnavar
www.radicalanthropologygroup.org/old/class_text_105.pdf

Vedrò di leggere qualcosa di Alinei. Anche a me piace la linguistica.


"Incontri d'amore notturni, ma non fugaci. Rientri mattutini, ma non trasgressivi.
Si incontrano liberamente gli amanti, non senza un Impegno nel Cuore."

chi l'ha scritta?
 
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Skamall
view post Posted on 16/3/2012, 08:20




CITAZIONE (Fausto Levantesi @ 16/3/2012, 00:22) 
Vedrò di leggere qualcosa di Alinei. Anche a me piace la linguistica.

si, dai, che così facciamo un lavoro di gruppo! -ci sono certe cose nei testi di Alinei che sono indubbiamente difficili..
ieri sera ho continuato col suo Libro: anche lui scrive che è più facile credere e pensare che la diaspora che ha fatto sì che le lingue si formassero e differenziassero, sia stata da 100Kaf (mila anni fa), ma ugualmente ritiene (e io con lui) che la matrice del linguaggio abbia potuto essere una sola (per via degli elementi linguistici in comune che si ritrovano in africa, asia, e europa) e quindi precendente alla prima diaspora dall'africa all'asia datata fra 1.5 e 1 Maf (periodo in cui, dicono Ryan-Jethà, la linea Homo si separa definitivamente da quella dei bonobo, cioè di tutti gli altri primati).

grazie dei links :)

p.s. a me fa tanto impressione che nel Neolitico gelous sia stato il suono per indicare la sorella del marito.. :sick:



CITAZIONE (Fausto Levantesi @ 16/3/2012, 00:22) 
"Incontri d'amore notturni, ma non fugaci. Rientri mattutini, ma non trasgressivi.
Si incontrano liberamente gli amanti, non senza un Impegno nel Cuore."

chi l'ha scritta?

..l'ho scritta io.. cat
 
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Fausto Levantesi
view post Posted on 16/3/2012, 09:29




gelous: a me invece non stupisce. In quelle comunità il marito sgattaiolava via di notte per andare a far l'amore con la moglie, e forse chissà anche durante il giorno faceva una capatina nella casata della moglie per vedere il proprio figlioletto.
E' naturale che la matriarca della casata dell'uomo potesse diventare gelosa e protestare nel caso in cui quell'uomo trascurasse i doveri della sua casata di appartenenza per occuparsi troppo della moglie o del figlio.
Ma era un meccanismo normale.
 
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Fausto Levantesi
view post Posted on 16/3/2012, 11:54




Secondo voi qual è (se c'è) la relazione tra la struttura sociale matrilineare e il seguente studio?

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/P...df/15539346.pdf
 
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Skamall
view post Posted on 16/3/2012, 12:16




mmm..lo studio mi sembra interessante, ma temo che prima di domenica non riuscirò a esaminarlo.. ti dirò poi, grazie :)

invece, riguardo ad Alinei e gelous, io l'ho presa così: nel Neolitico le donne, "abituate" per millenni a vedere il proprio fratello restare "in casa" e prendersi cura della propria prole, erano poi gelose della donna che, a causa dell'avvento del patriarcato e agricoltura/pastorizia, si "portavano via" i figli dalle famiglie -così come esse venivano portate via dalle proprie famiglie.

possiamo quindi dire che la gelosia eventuale delle sorelle del marito fosse frutto della storia paleo, cioé del 99% del nostro vissuto.
'nduma bèn.
 
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Fausto Levantesi
view post Posted on 16/3/2012, 13:16




Concordo per il gelous.

Per quanto riguarda lo studio italiano, penso che sia interessante per aiutare a spiegare molte cose.
Se venisse applicato ad un'ipotetica società matrilineare indicherebbe che:
- le casate più numerose hanno una percentuale maggiore di gay rispetto alle casate meno numerose.
- raramente un gay diventa il capo di una casata, perché ha spesso fratelli maggiori etero.

A parte la deduzione più ovvia e sbalorditiva, cioè che la presenza di gay non indica minor tasso riproduttivo, ma al contrario un maggior tasso di natalità, ci potrebbero essere anche altre deduzioni e inferenze riguardanti il ruolo sociale e familiare dei gay.

Quali?
 
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Skamall
view post Posted on 19/3/2012, 10:03




CITAZIONE (Fausto Levantesi @ 16/3/2012, 13:16) 
un maggior tasso di natalità, ci potrebbero essere anche altre deduzioni e inferenze riguardanti il ruolo sociale e familiare dei gay.

Quali?

prometto di leggere presto quel link lassù, così ti seguo, sennò non capisco un'accipicchia!

però volevo aggiungere che ho trovato anche che il termine
"nome" deriva da (n)amma.
più sopra avevo postato che (m)amma significa, ovviamente, mamma.
 
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Toppi
view post Posted on 19/3/2012, 15:38




Wow! Le ricerche sul linguaggio antico sono affascinantissime! Credo siano la cosa che più mi affascina in assoluto... Non sono esperta al momento (ma non dispero di diventarlo), ma intanto grazie di questi spunti. ^_^
I vostri discorsi sul termine gelous sembrano tornare logicamente in effetti. Del resto non scordiamoci neanche dell'incesto, che nella nostra società è un taboo, ma probabilmente ha accompagnato la crescita di molte persone nelle epoche passate.
 
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Skamall
view post Posted on 19/3/2012, 16:57




hmmmm, diciamo NI.

gli studi hanno dimostrato che molto spesso l'olfatto (no, non sto scherzando!) guida le persone a scegliere compagni di mating che non appartengano allo stesso nucleo famigliare diretto (per es. da parte degli "zii" e cugini annessi che possono essere parenti "sulla carta", ma non geneticamente).
avevo trovato un video di questo esperimento, ma non lo ritrovo più :(

"Le 7 figlie di Eva" -che mi appropinquo a rileggere in questo periodo- dice che da ogni "Eva" è nata una tribù, ma ogni eva, insieme a lei, aveva più maschi disponibili.
immaginiamo un clan nomade (magari per diaspòra) e in esso una donna incinta che, a un certo punto, non può più seguire il gruppo -e le risorse naturali in quella zona non sono "sufficienti" per l'intero clan: il gruppo procede, lei non viene certo lasciata da sola ad aspettare di partorire e farsi mangiare da qualche predatore gigante..!

poi, si sa che in cammino si possono fare molti incontri :)
nel nostro paleo sup. esistevano altri quattro tipi di Homo (oppure cinque?! non mi ricordo più!) e tutti i Neanderthal.
ricambio a go-gooo!!! :lol:
 
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Toppi
view post Posted on 19/3/2012, 17:01




ma certo! sono sicura che gli adulti abbiano quell'istinto, è essenziale per il benessere del genoma. Non stavo del resto parlando di "accoppiamento", ma del fatto che capita spesso che i bambini crescendo, prima della pubertà, esplorino insieme il proprio corpo, e mi sembra naturale che lo facciano con chi hanno più vicino, quindi i fratelli e gli altri coetanei del clan, questo del resto tende a creare legami più stretti fra parenti e quindi possibili risentimenti quando da adulti si allontanano... no?
 
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Skamall
view post Posted on 19/3/2012, 17:43




:) :) :)
sono d'accordissimo!
 
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Skamall
view post Posted on 10/4/2012, 08:03




ieri sono stata in visita a Gli Albori www.glialbori.com/

ho capito perchè si chiamano choppers (i ciottoli) termine scelto come convenzione universale in riferimento agli studi del più lontano periodo in cui ricavavamo choppers, appunto, e non ancora lame dai ciottoli.

ho assistito alla dimostrazione di come si ricava una punta, cioé come si scheggia una determinata pietra, per ottenerne un' "arma" usata per cacciare, ma soprattutto per sezionare, raschiare, ecc.; nel momento in cui il sasso (rotondo) colpisce il ciottolo, il rumore che si sente è CiOP! ovvero, chop.

oh, lo gggiuro!
Chopper_of_Dmanisi

quando, invece, il professor Chessa ha colpito un altro tipo di pietra con un osso di cervo battendo sulla puntina in rilievo della parte superiore della sezione della pietra, il suono è stato simile a un t-LACKm (ho percepito come più sonore le lettere che ho scritto in maiuscolo).
così ho ricercato "lama" e ho trovato:
lacma (anche come "raccolta di acqua") lokmu; affine a làcus (lago) e laca (palude).
www.etimo.it/?term=lama

le pietre piatte da cui scheggiare via una Lama provengono dal mare; le pietre tonde provengono dal fiume. nella laguna e nella palude quali tipi di sassi si trovano?!
(sembra che Ma-Rèa, Madre Reha, abbia dato il nome al Mare, ma non mi ricordo dove l'ho letto, tanto tempo fa..)

Edited by Skamall - 17/4/2012, 21:23
 
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