Coscienza Paleolitica - Poliamorismo

Alimentazione Paleolitica, rif. a Neolitico e Igienismo

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Skamall
view post Posted on 31/3/2012, 18:11 by: Skamall




50-40Kaf spunta misteriosamente (dal nulla?! vedi thread sulle Razze) Homo Sapiens Sapiens, il primo Umano con "comportamento umano" -nei canoni del Clan di cui si discute in tutto il forum qua.
il Tardo Paleolitico, detto anche "Età della Pietra" -Stone Age, è stato l'ultimo periodo in cui, su diffusione mondiale, vivevamo come HG (hunter-gatherers, cioé cacciatori-raccoglitori). trattavamo alcuni cibi con le tecniche di: macinare, pestare, sbucciare-raschiare, arrostire, cuocere al forno. ..ma prima ancora di trattarli e consumarli, abbiamo sviluppato in questo periodo, rituali di protezione per quelle piante selvatiche che erano per noi molto importanti iniziandoci a una nuova relazione simbolica con le risorse alimentari; questo entrò nel nostro codice culturale e costituisce la prima fase di domesticazione ben precedente all'attuale coltivazione. la protezione veniva fornita, per es. ai tuberi, per prevenire l'interruzione del loro ciclo vitale nei periodi critici della loro crescita così da poterle raccogliere nel periodo successivo.

I nostri progenitori europei, Cro-Magnon si nutrivano di carne di grosse prede che costituivano il 50% della dieta giornaliera. come non unirsi in gruppo per una posta così alta?! de Waal ricorda la proporzione "cacciare la lepre da solo" -e tentare di non divenire preda di altri maggiori carnivori- e/o "cacciare il cervo in gruppo"; è convenuta maggiormente la seconda scelta.

aumentarono le difficoltà fra i 25k e i 15kaf con l'ultima, severa glaciazione. PERO': steppa, tundra e prateria che ne derivarono, fornirono sufficienti prede (mammoth, cavalli, bisonti, caribù). con i freddi glaciali, aumentò la necessità di assumere grassi animali -che non mancavano, appunto.
siamo sopravvissuti migliorando l'impiego delle pelli e imparando a cucire con ago e filo, costruendo ripari più robusti, imparando a conservare gli alimenti per la stagione invernale.
molte aree dei tropici si inaridirono: lì ci cibammo di arbusti, erbe e poca frutta (per es. sud africa).

20kaf -Nicholson colloca qui l'inizio del Mesolitico- compaiono arco e frecce, insieme a un particolare menu a scelta fra antilopi/gazzelle/cervi/caprioli/daini.
in israele, verso i 17kaf iniziamo a ridurre i cereali presenti allo stato selvatico in farina (ritrovati i pestelli).
dal 13k a.c. nella stessa zona si mietevano i chicchi selvatici in gran quantità. nello stesso periodo si iniziava a incendiare i terreni per renderli più fertili e portare le mandrie al pascolo.
in America, le uniche zone che non vennero mai sfruttate in questo modo per la coltivazione/allevamento, sono gli altipiani dell'attuale zona occidentale degli States.
in questi millenni suddetti, si continuava cmq a raccogliere piante e frutta (fresca e secca) selvatici. ok anche pesci e molluschi.

alcuni studiosi affermano che la durata del Mesolitico sia di 4mila anni.
fu questo il periodo di transizione fra il Paleo e il Neolitico, in cui imparammo, osservando le mandrie addomesticate, che le donne non partorivano magicamente. la Terra doveva venire annaffiata perchè "il Pianeta potesse esprimere una Idea in Esso contenuta" (vedi cultura Steineriana). nacque così il culto del Padre Cielo.
intanto, in alcuni punti particolari del pianeta, per es. Israele, la dieta onnivora paleo aveva avuto così gran successo che la popolazione...straripò! a quel punto, il terreno selvatico a disposizione non bastò più per l'immensa popolazione della Mezzaluna e iniziammo a coltivare e addomesticare.
inoltre, con l'ultima glaciazione, molte specie animali si estinsero e in molte zone della Terra questa fu una mancanza notevole.

a un individuo HG servono 10-13mila mq di terreno selvatico per sfamarsi.
in una società agricola (compreso l'allevamento, eh), in 10mila mq "ci mangiano" 100 persone.

abbiamo conferme del fatto che dall'avvento dell'agricoltura:
l'altezza media degli umani è diminuita;
a causa dell'allevamento si sono verificate delle malattie, prima inesistenti, che attaccano l'umano;
la società agricola si trasformò in una società stratificata in cui "equità" e "empatia" restano isolati termini che perdono significato quanto più ogni singolo nucleo famigliare è autosufficiente;
fu con la rivoluzione agricola neolitica, inoltre, che la necessità da parte degli uomini di garantirsi la paternità della prole da mantenere e far lavorare in futuro, spezzò il legame fisico e simbiotico fra le donne (ciò che dava alle Donne solidarietà e permetteva loro di essere individui dominanti la società maschile) costringendole a vivere, tanto per incominciare, in case separate. da allora le donne (che nel Paleolitico, mentre gli uomini cacciavano, furono le prime coltivatrici ad organizzarsi trapiantando le piante selvatiche preferite vicino agli accampamenti per evitare di dover allontanarsi troppo da esso e rischiare di divenire prede con tutta la prole), lavorarono insieme nei campi, ma persero il contatto atavico con la Madre (che è in ogni Donna) sostituendolo spesso (ma non sempre) con competizione e gelosie istillate dalla cultura patriarcale affermatasi.

per quanto riguarda la dieta di Homo Sapiens oggi, Nicholson suggerisce di studiarsi personalmente un programma di attività fisica (yoga o jogging o altro) in parallelo alla dieta (carnivora o vegana o vegetariana) che si vuole praticare e dice semplicemente di osservarne, ascoltando il proprio corpo, il risultato benefico e no; al contrario, dice Ward, accettare passivamente e per "soli" fini etici le indicazioni di un'Istituzione che scelga per l'umano lo stile alimentare imposto, appunto, rende l'alimentazione e la sua filosofia simile a una religione.








 
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