Skamall |
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| www.cronachelaiche.it/2012/03/la-crociata-contro-il-piacere/CITAZIONE La repressione o la limitazione della sessualità con divieti, tabù e leggi anche molto severe non è prerogativa esclusiva del cattolicesimo. Sua caratteristica è però il disprezzo della sessualità e del piacere, ritenuti di per sé peccaminosi.
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Molti teologi forniranno di conseguenza nel corso dei secoli istruzioni minuziose per consumare il rapporto nel modo più pudico possibile, guardandosi dall’amare «con troppo calore» (Girolamo), o «tirandosi indietro» prima di provare piacere (Uguccione, XI sec.) o evitando i «cento modi di peccare» elencati, specie nell’Ottocento, dai manuali per i confessori e avendo presente che «il modo naturale di accoppiarsi è che l’uomo sia coricato sopra e la donna rovesciata sotto» (Tomás Sánchez, De Sancto matrimonii sacramento, 1602).
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